Le micro-raccolte
Le micro-raccolte dei piccoli rifiuti chimici e dei rifiuti potenzialmente infetti

I rifiuti solidi urbani possono essere contaminati da piccoli scarti di natura chimica come le pile, i farmaci scaduti, i rifiuti T e/o F acronimo di “tossic and flammable” (tossici e/o infiammabili), le decaliti delle lavanderie, gli scarti di manutenzioni dei veicoli, i rifiuti contenenti clorofluorocarburi come le bombolette spray, le lampade al neon contenenti mercurio, o il comparto del freddo colpevoli del buco dell’ozono oppure ai rifiuti potenzialmente infetti del settore sanitario.


Il D.lgs 22/1997 ha introdotto nuovi riferimenti normativi in materia di smaltimento dei rifiuti speciali, il D.lgs 152/2006 e successive modifiche, il D. lgs 151/2005 e il D. lgs 188/2008 hanno definito gli obblighi di legge per le aziende, le attività commerciali, gli artigiani, gli uffici, le scuole e tutti coloro che producono piccole quantità di rifiuti speciali o potenzialmente infetti come gli ospedali o gli studi medici e dentistici.
Siamo stati tra i primi a progettare e a realizzare soluzioni innovative e nuovi servizi nell’ambito delle microraccolte dei rifiuti pericolosi: a partire dalla fine degli anni’90 gli Eco-mobili e gli Eco-punti si sono diffusi e sono diventati un modello per le pubbliche amministrazioni. Questi servizi hanno agevolato i cittadini e le imprese nel corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi.